venerdì 20 marzo 2015

Come ho scoperto il mio idolo

Come è importante oggi la musica!
Per noi  ragazzi soprattutto è qualcosa che ti porta oltre ogni immaginazione. Quando la senti vuoi entrare in un altro mondo ed è solo quando hai finito di sentirla che ti rendi conto di dove ti ha portato, così hai subito voglia di tornare in questo mondo e allora torni a sentire un disco.
Da ragazzino per me era impossibile capire chi fosse il mio cantante preferito: nel momento in cui dicevo "Zucchero, perché ha una voce unica e pensa a musiche impossibili" potevo pensare subito dopo "No il mio preferito può anche essere Gino Paoli perché nessuno ha mai fatto una canzone intitolata Il cielo in una stanza". Potevo dire "No ora mi rendo conto che è Don Backy perché ha fatto anche lui una canzone unica come L'immensità", ma anche "No forse preferisco la musica napoletana e in particolare Renato Carosone perché canta con una voce spiritosa e ti fa capire il valore delle canzoni napoletane".
Insomma ogni cantante è speciale per qualcosa ... al punto che potrebbero essere tutti i miei preferiti.
Ma c'era un cantante che conoscevo di nome e che parlava di una cosa che mi faceva impazzire: la fantasia. E questo cantante o meglio questo cantautore era Edoardo Bennato che, nonostante come ho detto, parlava delle favole (il mio argomento preferito), non mi sono mai chiesto se lui era il mio preferito. Una cosa era certa però, dovevo conoscerlo di più.
La mia conoscenza cominciò ad allargarsi il 15 agosto 2008 quando andai  a un suo concerto a Castel Frentano con mio nonno e un mio zio. Lo vidi salire all'inizio sul palco con quel suo solito saluto divertente: "Ciaooo" e solo con quel suo saluto vidi come lui era pronto a mostrare "tutta la forza che aveva nei suoi fragili nervi". La prima canzone che cantò era Asia e io in quel momento pensai: la guerra non è uno degli argomenti che mi capita di incontrare nelle canzoni che ascolto o almeno non in maniera così approfondita. Dalla potenza della musica di quella prima canzone, dal video nello schermo, dall'energia di Bennato che cantava, in quel primo minuto ero già rapito.
Ogni canzone continuava ad avere un tema completamente diverso dall'altro, ma le cose che non erano mai diverse erano la profondità dei testi e la forza matta di Edoardo: avevo fatto la conoscenza di un grande provocatore.
Quando cominciò a cantare anche le canzoni che riguardavano le favole, la mia mente viaggiava, pensavo al fatto che per me le favole erano proprio la stessa identica cosa che lui raccontava nelle sue canzoni.
E quando disse lui stesso: "Da piccolo ho sempre amato come tutti i bambini la fantasia, soprattutto
Peter Pan", che era la stessa cosa anche per me, perché in fondo "tutto comincia lì da una matita che disegna il primo salto fatto da Peter Pan" ... insomma quella per me fu probabilmente la serata più magica della mia vita. Beh anche se purtroppo non devo dimenticarmi di un dettaglio: mio zio non riusciva a sopportare l'acustica assordante così dovemmo andarcene a metà del concerto. Ma per me la magia non si era comunque interrotta:
più passi facevamo per tornare alla macchina e più io sentivo nel mio cuore la magia e la forza che erano entrate in me, che più nessuno poteva fare uscire.
Da allora non c'era un giorno che passava che io non raccontavo alla mia famiglia (e in particolare a mia madre) di Edoardo Bennato e della magia del 15 agosto 2008 a Castel Frentano.
Per me il fatto che non avevo visto tutto il concerto non cambiava niente, anzi mi permetteva di costruire nella mia mente il finale di quella sera e di tutte le storie del mondo: d'altra parte è questo il compito dei fan di Bennato. Perché in quel momento ero diventato già un suo fan,
anche se ci ho messo tempo per dire apertamente: "Edoardo Bennato è il mio cantante preferito".
Probabilmente perché le cose troppo evidenti solitamente non riusciamo neanche a dirle.
Un mese dopo mi ero già comprato il suo grande cd Sono solo canzonette e quando cominciai a sentirlo non solo continuavo a rimanere affascinato dalle musiche e dalle parole delle canzoni, ma mi sembrava di riuscire a rivedere Bennato mentre le cantava. E io ero ancora lì al concerto solo che questa volta ero in prima fila come fan sfegatato.
Insomma da allora andavo in cerca di tutti i suoi dischi perché lui era il mio preferito e questa volta non ero io a chiedermi se davvero era così, ma il mio stesso cuore me lo diceva e basta. Anche se non gli avevo chiesto niente.

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